AIRBRIXIA Classica | |
voli Airbrixia Classica | |
Airbrixia
Classica: La storia della nostra compagnia e dei suoi aerei |
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Alibrixia:
gli albori |
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Airbrixia o meglio ALIBRIXIA nasce nel lontano 1947 quando
la Commissione Alleata di
Controllo autorizza la nascita delle prime compagnie aeree: ALIBRIXIA è
fra quelle. |
L'anno
successivo vengono acquistati altri 2 DC 3 I-ALIC e I-ALID, alla fine del
1950 l'intera flotta è di 7 DC 3, (oltre ai 3 citati anche I-ALIE, I-ALIEF,
I-ALIEG, I-ALIEF, oggi rimane in servizio per i voli turistici e per
alcuni charter l'I-ALIC)
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1951: si
cambia livrea e nome |
Superata la fase iniziale l'aviazione civile italiana
inizia la sua corsa verso la normalizzazione, la ripresa economica spinge
le persone al movimento e l'aereo è il mezzo più veloce per viaggiare. |
Il Convair 340 è pressurizzato, ha 2 Pratt e Whitney R-2800-cb 16 da 2800 hp, porta 44 passeggeri e vola 289 mph a 20.000 ft, una macchina moderna sotto tutti gli aspetti. I piloti ABX effettuano passaggio macchina presso la United Airlines, la prima compagnia a mettere in servizio il gioiello della Convair. Il DC 3 viene sostituto dal Cv340 prima sulle rotte europee ed affiancato sulla rete nazionale, piloti e passeggeri rimangono entusiasti della nuova macchina. |
America,
America!!! |
L'Atlantico assume sempre più importanza per le compagnie aree, Airbrixia compie il grande passo, a Luglio del 1952 entra il linea il primo DC 6 della compagnia marche I-ABDC. La tratta principe è la Roma-New York, nonostante la sua grande autonomia il DC 6 non riesce ad effettuare la traversata senza scalo, obbligatoria diventa all'andata la sosta a Gander sull'isola di Terrranova e al ritorno a Shannon in Irlanda. Anche il DC 6 sembra un'astronave sopratutto se paragonato con i prodotti nazionali come sm 95, i suoi quattro motori Pratt and Whitney R 2800 CB-17 Double Wasp erogano 2500 hp, ha 4.720 mn di autonomia, una velocità di crociera di 315 mph, Gli l'America è sempre più vicina e alla portata di tutti, nel trasporto aereo si affaccia la classe turistica un numero maggiore di utenti si avvicina al trasporto aereo.
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L'isola
del Sale |
Molti di noi
ignorano la posizione di quest'isola, allora colonia portoghese oggi
nazione indipendente con il nome di Capo Verde, e suoi legami con la
storia della aviazione civile italiana. Sal è stata di importanza fondamentale nei collegamenti con il Sud America posizionata al centro dell'Atlantico è la sosta tecnica ideale, fin da prima della guerra vede la presenza italiana con i voli LATI (Linee Aree Trascontinentali Italiane) negli anni dal 1939 al 1941. Terminato il conflitto anche AirBrixia la utilizza come base per le rotte con il Sud America. |
E' senza ombra di dubbio un periodo epico ed unico, i lunghi voli notturni da Lisbona, la natura incontaminata di un paradiso lontano; a Sal veniva effettuato il rifornimento e il cambio degli equipaggi che lì rimanevano in servizio per 15 giorni, i passeggeri sostavano qualche ora prima di riprendere il volo verso Caracas o Rio de Janerio. (nella foto il dc6 in atterraggio a Sal.). La base di Sal rimane operativa fino all'entrata in servizio dei jet che attraversano senza problemi l'Atlantico del Sud. |
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Verso i
mitici anni 60' |
Nel 1958 il Dc 6
viene sostituito dal Dc 7c Seven Seas sulle rotte atlantiche. Il nuovo
quadrimotore della Douglas è spinto da 4 Wright R-3350-18EA-1
turbo-compound da 3.400 hp. Più grosso e prestante del suo predecessore è
in grado effettuare la tratta Atlantica in un solo balzo e non solo il suo
soprannome "Seven Seas" è ben meritato, viene impiegato sulla rotta artica
con l'estremo oriente e su quelle del Pacifico, il dc 7 vola ovunque e
sopra tutti gli oceani.
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La flotta
di AIRBRIXIA al 1959:
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Alla prossima puntata con
l'era del Jet!! |